REGOLAMENTO
Art. 1 - Organi istituzionali
Il Direttore
Il Co-Direttore
Il Consiglio dei Docenti
a. Il Direttore è anche titolare della proprietà della Scuola di formazione.
Ha funzioni di Legale Rappresentante negli atti economici e amministrativi.
Nomina il Co-Direttore nell’ambito dei didatti Supervisori della Scuola.
Rappresenta la Scuola nei rapporti con il Coordinamento Nazionale Counsellor Professionisti -CNCP-
Sovrintende al regolare funzionamento della Scuola, compresi gli atti economici e amministrativi
Provvede a rendere operative le delibere adottate nel Consiglio dei Docenti e dal CNCP .
Convoca e presiede il Consiglio dei Docenti almeno tre volte l’anno ed ogni qualvolta sia necessario.
b. Il Co-Direttore affianca il Direttore in tutte le sue funzioni organizzative, didattiche e di rappresentanza e lo sostituisce in caso di necessità.
c. Il Consiglio dei Docenti è presieduto dal Direttore ed è composto da tutti i Didatti e Supervisori che operano stabilmente nella scuola.
Unitamente al Direttore e Co-Direttore stabilisce annualmente i programmi scientifici e didattici della scuola e ne verifica la attuazione.
Predispone un apposito libretto di formazione che consente all’allievo e al Consiglio stesso la registrazione ed il controllo delle attività svolte nel corso di ogni anno.
Stabilisce le modalità di svolgimento degli esami annuali e di quelli finali.
Esprime la valutazione complessiva sull’attività svolta dai singoli allievi nel corso di ogni anno ai fini della ammissione all’anno successivo.
Si riunisce almeno tre volte l’anno ed ogni qualvolta sia necessario, con un preavviso di almeno quindici giorni.
Art. 2 - Criteri di ammissione
L’ammissione al Master è a numero programmato.
-
Per ottenere l’iscrizione sono prerequisiti:
-
per il primo biennio (Primo livello) essere in possesso di titolo di studio a partire dal diploma di Scuola Media Superiore
-
per il triennio (Secondo Livello) essere possesso del diploma di laurea (a partire dal diploma triennale)
-
avere frequentato il Corso teorico e pratico introduttivo all’Analisi Transazionale ( Corso “101”).
La frequenza al Corso può essere sostituita da una prova scritta riguardante i contenuti trattati
-
avere presentato una domanda scritta corredata di titoli (certificato di laurea completo degli esami sostenuti; curriculum professionale, ecc.);
-
aver sostenuto e superato i colloqui di selezione con i didatti della scuola, volti ad accertare l’attitudine personale a seguire con profitto il Corso.
L’ammissione ai Corsi è subordinata al giudizio insindacabile dei didatti, basato sulla valutazione della documentazione presentata e dei colloqui.
Art. 3 - Abbreviazione di Corso
Il Consiglio dei Docenti può accogliere richieste di ammissione mediante il riconoscimento delle esperienze formative già realizzate in altre Scuole ad indirizzo Analitico Transazionale il cui Ordinamento Didattico risulti corrispondere a quello di questa scuola, in particolare per quanto riguarda l’analisi personale, la formazione teorica specifica, il tirocinio.
La documentazione di tali esperienze, predisposta e sottoscritta dal Legale Rappresentante della Scuola di provenienza, dovrà contenere, per ogni anno di frequenza e per ciascuna attività, l‘indicazione delle materie e del numero delle ore frequentate.
Il Consiglio dei Docenti, valutato il curriculum formativo del candidato può, ai fini della sua ammissione, predisporre un piano di studi integrativo personalizzato che tenga conto dei debiti e/o dei crediti formativi, sia in termini quantitativi che qualitativi.
Art. 4 - Frequenza
Requisito inderogabile per l’ammissione all’anno successivo è che l’allievo realizzi annualmente almeno l’80% di frequenza alle attività formative previste dall’Ordinamento Didattico. Detta percentuale deve intendersi per ogni specifico settore di attività (teorica e pratica); non può quindi essere commisurata al totale delle ore.
Ai fini dell’ammissione all’esame finale, le assenze relative alle attività annuali (workshop, convegni, seminari, giornate di studio, ecc.) vanno recuperate come “debiti formativi”.
Art. 5 - Caratteristiche della formazione
Requisito inderogabile per l’ammissione all’anno successivo è che l’allievo realizzi annualmente almeno l’80% di frequenza alle attività formative previste dall’Ordinamento Didattico. Detta percentuale deve intendersi per ogni specifico settore di attività (teorica e pratica); non può quindi essere commisurata al totale delle ore.
Ai fini dell’ammissione all’esame finale, le assenze relative alle attività annuali (workshop, convegni, seminari, giornate di studio, ecc.) vanno recuperate come “debiti formativi”.
Art. 6 - Personale docente
- La formazione, gli insegnamenti teorici e la supervisione delle attività di counselling sono affidati sia a docenti e ricercatori delle università italiane e straniere di specifica qualificazione sia a professionisti con documentata esperienza nel settore.
- La formazione teorica e pratica caratterizzante viene affidata a docenti che risultano in possesso dei seguenti titoli internazionali, ottenuti attraverso il processo di certificazione previsto ed organizzato dall’European Association for Transactional Analysis (EATA) o dalla International Transactional Analysis Association (ITAA): “Analista Transazionale Didatta e Supervisore” (Teaching and Supervising Transactional Analyst, TSTA-) o “Analista Transazionale Didatta e Supervisore Straordinario” (Provisional Teaching and Supervising Transactional Analyst, P-TSTA-).
- I seminari ed i workshops possono essere affidati a Didatti (nazionali e internazionali) di Analisi Transazionale, o a Didatti appartenenti ad altri orientamenti diversi.
- Le esercitazioni possono essere affidate a Didatti-Supervisori o a docenti esterni, purché di orientamento Analitico Transazionale. Per questi ultimi viene richiesto un curriculum con i seguenti requisiti:
-
Avere conseguito da almeno tre anni il diploma di Counsellor Professionista presso la Scuola Superiore “Seminari Romani di Analisi Transazionale”.
-
Avere svolto attività professionale di Counsellor da almeno quattro anni, ed essere in possesso di pregresse esperienze di insegnamento.
Art. 7 - Tirocinio
Nel corso dei tre anni, per il completamento della formazione personale e professionale viene richiesto un numero minimo di340 ore complessive di tirocinio esterno, da svolgersi presso strutture o servizi pubblici o privati oltre che di addestramento pratico (supervisionato) consistente in attività di counselling attuate direttamente dall’allievo.
L’esperienza di tali attività viene rielaborata all’interno della scuola nei gruppi di esercitazione e supervisione guidata, allo scopo di conseguire una integrazione fra i concetti teorici istituzionali e le esperienze pratiche condotte.
Art. 8 - Libretto di Formazione Personale
All’inizio del 1° anno di corso viene consegnato a ciascun allievo il “Libretto di Formazione Personale” che consente all’allievo e al Consiglio dei Docenti il controllo delle attività svolte e che dovrà essere depositato presso la Segreteria al termine di ogni anno.
L’allievo è l’unico diretto responsabile della custodia del proprio “Libretto” e del suo sistematico aggiornamento sulla base delle singole attività formative frequentate.